La call, riservata ai giovani dai 16 ai 35 anni, indetta da Rete Almagià ed E Production, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Ravenna e Associazione Culturale Indastria, conclusasi nelle scorse settimane, ha raccolto numerose candidature. La call si inserisce nel progetto “Sinergie – Virgilio e Dante 4.0. Nuove storie, antichi maestri”, promosso da Anci e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale: un gemellaggio tra il Comune di Mantova e il Comune di Ravenna per lo sviluppo e la diffusione di interventi di innovazione sociale giovanile per la messa in rete di due hub cittadini, CReativelab di Lunetta e Almagià Creative Hub di Ravenna.
I sei progetti vincitori sono stati selezionati, negli scorsi giorni, da una Commissione Tecnico-scientifica, composta dai rappresentati del Comune di Ravenna e del Comune di Mantova, da esperti in processi di rigenerazione e da membri della Cabina di Regia di Almagià Creative Hub. Imprenditorialità, sostenibilità ambientale, attualità ma anche riscoperta delle tradizioni locali: temi espressi attraverso i linguaggi artistici più disparati dai candidati, visionati e valutati dalla commissione.
Parte quindi ufficialmente Almagià Creative Hub con il percorso di sviluppo dei sei progetti selezionati: nel corso dei prossimi sei mesi, i giovani selezionati e i loro progetti saranno accompagnati attraverso un percorso di coaching, mentoring, tutoring in grado di innescarne il processo di realizzazione, sia in rete con i promotori della call, sia con gli stakeholder attivi nel processo di rigenerazione in atto nella Darsena di città di Ravenna.
“L’elevato numero di candidature ricevute dalla Call for Ideas – Almagià Creative Hub indica quanto siano necessarie iniziative come questa sul territorio e, soprattutto denota il grande spirito di innovazione, fantasia e partecipazione dei giovani abitanti, dallo sguardo rivolto al futuro. “ commenta l’Ass.ra Valentina Morigi.
Di seguito i sei progetti selezionati:
Con il progetto “Casa come città” la coppia Denara, formata da Nicolò Calandrini e Francesco Rambelli – due giovani architetti ravennati – tenterà di trasformare gli spazi pubblici della Darsena in edifici e dimore a cielo aperto. L’idea degli autori nasce da una riflessione sulla trasformazione del rapporto con la città, in un momento in cui «la dimensione fisica e comunitaria della polis ha ceduto il passo agli intimi silenzi della vita casalinga». Ed è così che in Darsena alle piazze si sostituiranno salotti, corridoi al posto delle vie, mutando quei luoghi della città diventati, oggi, un nostalgico oggetto del desiderio.
Altra coppia creativa è quella di Martina Ravaioli e Rossana Cavaliere, fondatrici del brand Art Èco. Con il loro progetto “Urban_Flora” vogliono ricostruire le radici che uniscono natura, realtà urbana, comunità e individuo, attraverso le arti e l’aiuto attivo dei cittadini.
Si tratterà di costruire ambienti nuovi in cui esplorare, conoscere e ricreare la propria città, attraverso un medium artistico collegato alla botanica.
Dagli interventi diretti sulle aree urbane si passa all’ideazione di un’esperienza digitale ibrida, in cui convergono i campi della narrazione, del videogioco, della graphic novel e della valorizzazione del patrimonio culturale.
È la proposta di Luisa Maria Mengolini, “una storia di Romagna tra narrazione e digitale”: avventura grafica interattiva che rievoca la tradizione folkloristica e la cultura romagnola.
Approvato anche il progetto “Eco-phonia” di Alice Fabbri, un laboratorio per ragazze e ragazzi in cui condurre lezioni frontali e project work, finalizzati a sensibilizzare i cittadini sul tema dell’inquinamento acustico. Nel laboratorio, oltre ad educare all’ascolto del paesaggio sonoro, verranno raccolti elementi uditivi caratteristici della città, che saranno poi riprodotti per il pubblico attraverso un’installazione.
Tôchi bellezza – un gruppo di studenti internazionali del campus di Ravenna – presenta il progetto “Incontri con gli altri” per sviluppare un network culturale internazionale, basato sulle arti teatrali e performative, con sede permanente in Darsena. Il tema del network sarà il racconto di storie incentrate sui diritti umani e sul patrimonio interculturale, da sviluppare attraverso l’istituzione di un gruppo teatrale e l’organizzazione di workshop e spettacoli. Anche in questo caso, il progetto è ideato per coinvolgere cittadini e cittadine interessati che possano garantire continuità al network.
Infine, “Cimitero anfibio: storie dal cimitero monumentale di Ravenna” è la proposta per un web documentary di Giovanni Barbato, Lorenzo Carpinelli e Iacopo Gardelli.
Con l’intento di far approdare sul territorio l’uso di un linguaggio contemporaneamente artistico e divulgativo, il gruppo pone l’attenzione sul Cimitero Monumentale della città, usato come punto di partenza per una riflessione collettiva sui luoghi dimenticati e le aree da riqualificare: esattamente come lo è la Darsena. Il web documentary sarà sviluppato come prodotto ibrido, capace di ospitare contenuti di natura diversa: immagini, video, musica e podcatst, così che il pubblico ne abbia massima libertà di fruizione.